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venerdì 8 ottobre 2010

Il Soggiorno: come organizzarlo - Parte II: Replicare le forme


Ciao a tutte! Dopo i bagordi culinari degli ultimi giorni, oggi ho pensato di aggiornare la nostra piccola rubrica di arredamento fai-da-te con un post sulla 'replica delle forme'.... Tranquille! Niente di complicato.... Vedrete!!!

A prescindere dallo stile decorativo che preferite (provenzale piuttosto che minimal, classico puro piuttosto che moderno vintage degli anni '50-'70, in arte povera o brocante o altro ancora) la 'replica delle forme' è un modulo che aiuta notevolmente ad armonizzare l'ambiente, applicabile, in diversa misura, a tutti gli stili decorativi che possono venir scelti per l'arredamento.
E', in breve, un modulo artistico-architettonico che, storicamente, nell'Occidente moderno, ha avuto il suo apice espressivo nel periodo del Rinascimento.
Oddio! Direte voi - e che ce ne importa? Niente, nella sua espressione particolare dei singoli artisti, ma è importante tenerlo presente nel suo significato generale. Vedrete, i risultati sono sorprendenti!

Allora, per spiegare in maniera molto semplice, partiamo da due 'tondi' celebri e poi vediamo di applicare il concetto al nostro arredamento.

Il 'Tondo Pitti' di Michelangelo fu realizzato dall'artista tra il 1503 e il 1506 circa. E' un bassorilievo e rappresenta la Madonna col Bambino e San Giovannino nel tema della 'Preveggenza della Vergine' (infatti il cherubino sulla fronte della Vergine simbolizza la Sapienza della Madonna).
Ma vediamo brevemenete la composizione: la Madonna è seduta, il ginocchio è piegato quasi all'altezza del petto - segno che il sedile è basso - ha in mano il Libro delle Scritture, la testa fuoriesce dalla cornice esterna rompendone il disegno curvo.
La posizione centrale e assiale del corpo della Madonna in un certo senso 'nega' il tondo entro cui è organizzata la composizione. Gli spigoli formati dal gomito, dal ginocchio, dal sedile non sono un richiamo alla forma circolare bensì un'opposizione e tendono 'a venire fuori' prospetticamente, generando una torsione indipendente dalla linea della cornice.





Questa, invece, è la 'Madonna della Seggiola' di Raffaello, di pochissimi anni più tardi (prima decina del '500)
:

Anche qui i protagonisti sono gli stessi: la Madonna, il Bambino e San Giovannino. Ma la composizione è risolta diversamente...
Il corpo della Madonna - che ha appena finito di allattare il Bambino ed è seduta su una 'sedia da balia' (si trattava di seggioline molto basse che le balie usavano per allattare i bambini, così se capitava che i piccoli cadessero, non si facevano male) - segue la curvatura del formato creando una linea curva concentrica formata dalle ginocchia alte, passando per le spalle per giungere alla testa leggermente reclinata.
Un'altra linea curva concentrica è formata dalla testa, dalla spalla e dal braccio che avvolge il Bambino.
La curva è ancora richiamata dal corpo stesso del Bimbo e dal suo braccino piegato che rivolge il gomito verso di noi.... ci possiamo divertire a trovare tutti i richiami curvi che replicano il formato esterno del tondo!

Ecco, quest'opera, a differenza di quella di Michelangelo, è uno dei massimi esempi di 'replica delle forme' e dell'effetto di armonia che produce.
Vi dico soltanto che a Michelangelo non interessava produrre armonia nel suo tondo, bensì trasmettere un messaggio diverso, di rottura.
Non si possono confrontare i due tondi per stabilire quale è il migliore o il meno riuscito. Il confronto ci serve solo per verificare il grado di armonia compositiva che deriva dalla replica delle forma e che, in fondo, è piuttosto semplice da ottenere, come effetto, nell'organizzazione dei nostri spazi.

Eccoci, allora, dopo questa digressione un po' aulica, a parlare di arredamento armonizzato dalla 'replica delle forme'.
Una stanza molto irregolare, come può essere il soggiorno di casa mia, con ampie aperture di passaggio, nicchie e divisioni asimmetriche, deve essere 'regolarizzato' ed unificato da un senso di armonia generale come quello prodotto, appunto, dalla 'replica delle forme'.
Eccovi un esempio di replica delle forme rettangolari nel soggiorno:


o nell'ingresso:

oppure di forme ovali sempre nel soggiorno:



oppure circolari (poltrona e carrello sono tondi):

e nell'ingresso:


Allora, è chiaro il concetto? Una stanza irregolare va 'messa in ordine' creando un senso di armonia spaziale attraverso la 'replica delle forme'.
E, direte voi, che ne è dell'aspetto stilistico creativo? Beh, quello va espresso con la decorazione pura: cioè con l'abbinamento dei colori delle pareti, delle tappezzerie e degli oggetti di arredo (quadri, soprammobili, etc...).
Se un ambiente è, viceversa, molto regolare e simmetrico, lo si può 'movimentare' un po' 'rompendo' gli spazi, proprio come aveva fatto Michelangelo nel suo tondo!
A voi la scelta... Spero, per il momento, di non avervi confuso le idee...
Nei prossimi post vedremo l'effetto che scaturisce dall'uso del colore e del non colore.
Un bacione!

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