L'inverno è ancora nel pieno del suo rigore, ma già il tepore primaverile fa capolino di tanto in tanto a ricordare che il gelo non è per sempre!

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giovedì 30 settembre 2010

Il Soggiorno: come organizzarlo e arredarlo - Parte I

L'arredamento è una delle mie passioni. Quando vedo una casa mi piace immaginarla arredata in un modo piuttosto che in un altro: mi piace organizzarne gli spazi. Una delle mie attività preferite è quella di documentarmi sulle riviste di arredamento e andare in cerca di novità nei vari negozi e mercatini di antiquariato.
Visto che vi ho fatto vedere le foto del mio soggiorno, oggi vi do alcuni suggerimenti di carattere generale su come organizzare e arredare questa stanza della casa. Non si tratta di regole specifiche, ma di suggerimenti che ho trovato utili nel corso del tempo e che, in verità, si adattano all'arredamento e all'organizzazione di qualunque stanza della casa.

Innanzitutto, quando si deve arredare una stanza, bisogna tenere presenti due fattori fondamentali: gli spazi strutturali e la cromia (cioè il rapporto dato dalla luce naturale e dai colori di arredo).
Osservate bene la configurazione della stanza: metratura, forma (rettangolare, quadrata, irregolare etc...), struttura (dove sono sistemate le aperture, le zone di passaggio etc..) e cercate di identificare le zone a seconda dell'uso a cui sono destinate. In genere, nel soggiorno bisognerebbe prevedere una zona pranzo - se nella casa non c'è già una stanza dedicata a questa funzione - una zona conversazione-relax: spesso in questo angolo bisogna prevedere anche la televisione e, a volte, anche una serie di altre attrezzature tecnologiche (stereo, dvd, dolby, etc..) oppure anche altre funzioni, come, ad esempio, un angolo studio o una libreria. Ognuno conosce le proprie esigenze e le abitudini della propria famiglia; quindi focalizzarsi su questi aspetti è certamente prioritario rispetto a tutto il resto.

Nell'organizzazione della stanza, bisogna, poi, considerare un aspetto che troppe volte viene tralasciato con risultati assai poco esaltanti: il valore del vuoto!
Il vuoto ha un valore essenziale, non dimentichiamolo mai, che può essere paragonato a quello dello 'zero' in matematica. E' il vuoto che da il senso al pieno, e viceversa.
Quindi, affollare una stanza di mobili fino all'inverosimile oppure scegliere mobili troppo grandi rispetto alla volumetria della stanza produrrà inevitabilmente un senso di soffocamento, di disordine e, perciò, di mancanza di armonia.
Ho visto case bellissime con mobili bellissimi che non trovavano risalto nè valorizzazione!
Ricordate sempre che il bello è, come diceva Leon Battista Alberti, l'armonia delle parti con il tutto. Ecco perchè a volte è preferibile rinunciare ad un pezzo di arredamento bellissimo ma inadeguato (per proprozioni, cromia, stile etc..) a favore di un effetto di insieme armonizzato e compatibile. Attenzione, però, 'armonizzato' non vuol dire che ogni singolo pezzo di arredamento debba attribuirsi allo stesso stile. No! Per carità! Anche qui vale il concetto che la diversità (ben accostata, si intende) valorizza ed esalta i singoli componenti.

Dunque, dati questi principi generali, vediamo di trarne alcune semplici considerazioni e suggerimenti pratici. Lo scopo di questa sezione dedicata all'arredamento è proprio questo: offrire spunti utili e ispirazioni. Spero che possa arricchirsi della vostra partecipazione e dei vostri commenti!

Inanzitutto il consiglio che do a tutte: scegliete mobili non troppo grandi!
Sembra una stranezza, ma vi accorgerete che nel tempo le esigenze cambiano. L'arredamento non è una situazione statica, bensì dinamica e in evoluzione non soltanto con le esigenze familiari (arrivano altri figli, ad, esempio), ma anche in sintonia con il gusto personale che certamente cambia e si evolve insieme con la nostra personalità. Sentire 'viva' una casa vuol dire renderla in sintonia con noi stessi e quindi evolverla insieme con noi. La casa è un luogo della nostra interiorità! Una casa senza interiorità è solo apparenza.
Accogliere una persona a casa propria significa manifestarle chi siamo o comunque comunicarle qualcosa di noi.
Non è importante il budget che abbiamo a disposizione, nè tantomeno il valore di mercato del nostro arredo. E' l'effetto quello che conta, cioè  l'impressione che l'esterno rifletta un'interno e che da esso ricavi ispirazione. Mi raccomando!

Vi siete mai chieste perchè certe atmosfere, certi angolini o certe 'inquadrature' tipiche, ad esempio, dello stile shabby ci rasserenino, ci diano l'impressione di intimità contribuendo a farci sentire 'a casa'?
Perchè, evidentemente, rispecchiano il nostro animo e l'armonia a cui esso tende.
L'ispirazione è qualcosa che va coltivato in noi ed anche 'educato', in un certo senso. Quindi è una ricerca, interiore prima che esteriore.

Allora, dicevamo, mobili non troppo grandi per consentire di spostarli a seconda delle esigenze che scaturiscono nella vita di una famiglia e a seconda della nostra ricerca estetica. Inoltre, i mobili di misure contenute permettono di dare il giusto risalto al 'vuoto', cioè allo spazio lasciato libero, traendone risalto.
Altra raccomandazione è quella di cercare di 'richiamare le forme'. Cosa vuol dire? Il senso di armonia di un ambiente viene immensamente agevolato dalla replica delle forme. Questo è uno dei principi dello stile classico rinascimentale e vedremo come applicarlo in un prossimo post.

Per oggi ho forse dato già troppi spunti su cui riflettere...  Intanto vi consiglio un blog che ho scoperto questa estate: www.shabbychicinteriors.blogspot.com
Troverete molte ispirazioni sullo stile shabby: è certamente uno dei miei siti preferiti. Buona navigazione!

Un abbraccio a tutte. A presto!

Prossimi argomenti:
richiamare le forme - il budget e la programmazione delle spese - la cromia dell'arredamento (la luce;  l'uso del bianco e dei colori) - esempi di arredamento.

Torta salata ricotta, spinaci e wurstel

Oggi non sapevo cosa cucinare. Visto che avevo ancora un rotolo di pasta sfoglia in frigo ho deciso di preparare una torta salata che piace sempre a tutti... Devo dire che questa torta salata mi sembra migliore quando è fredda, quindi è comodissima.
Alla ricetta classica, che prevede come ingredienti principali ricotta e spinaci, ho aggiunto dei wurstel: idea felicissima! Provare per credere... Ecco lo svolgimento.

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia
250gr di ricotta
500gr di spinaci surgelati (meglio freschi, ma non li avevo. Se sono freschi: stesso peso di ricotta e spinaci lessati e ben strizzati; mi raccomando togliete l'acqua in eccesso )
2 uova
formaggio grattugiato
2 fette spesse di galbanino tagliate a tocchetti
sale, pepe e noce moscata a piacere
1 mozzarella a fette
1 confezione da 4 wurstel


Cuocere gli spinaci surgelati (prima a coperchio chiuso e poi senza il coperchio così da favorire l'asciugatura) in una padella antiaderente (senza olio e senza acqua) e aggiustare di sale.
In una terrina sfare bene la ricotta con la forchetta e amalgamarla con le uova, il formaggio grattugiato, sale, pepe e noce moscata a piacere.

Il composto di ricotta dovrà risultare ben liscio e omogeneo.

Quando gli spinaci saranno cotti e ben asciutti (l'acqua deve essere tutta evaporata) tritarli con la mezzaluna e aggiungerli al composto insieme al galbanino tagliato a cubetti. Amalgamare bene.
A questo punto stendere la pasta sfoglia su una teglia foderata con carta forno bagnata e ben strizzata.
Ricoprire il fondo della torta con i wurstel tagliati a metà.

Versare il composto sui wurstel e ripiegare il bordo della torta.

Infornare secondo le istruzioni della confezione di pasta sfoglia (c.a. 200°) per il tempo di cottura indicato (c.a. 25 min).
A cottura quasi ultimata, quando la sfoglia risulterà già dorata e croccante, stendere le fette di mozzarella e lasciarle fondere. La mozzarella sciogliendosi penetra nel ripieno ammorbidendolo e insaporendolo ulteriormente... Attenzione però: io ne  ho messo un po' troppe di  fettine di mozzarella: ne bastavano di meno. Il rischio è che la mozzarella fusa perda acqua e 'bagni' la sfoglia croccante.

Eccola qua. Buonissima!
Ecco una fetta:


Commento:
Questa torta salata, oltre ad essere molto nutriente e a rappresentare  la scusa per far mangiare la verdura ai bambini, è anche un valido sostituto del solito panino in un pranzo al volo o un'ideuzza in più per allungare la cena. Come tutte le torte salate, è un must del pic-nic e dei buffet in piedi tra amici.
Inoltre, cucinata in piccole porzioni (si possono usare le formine a barchetta per i dolcetti) diventa un simpaticissimo finger food da abbinare all'aperitivo! Lo stesso effetto 'mignon', comunque,  si raggiunge tagliandola a quadratini piuttosto piccoli presentati su un bel vassoio magari insieme ad altri quadratini ricavati da torte salate di diverso tipo...

mercoledì 29 settembre 2010

Risotto ai funghi

Il risotto ai funghi è un classico del periodo autunnale. Di esecuzione semplice, ma dal risultato assicurato. Una delle mie passioni... Ecco come si fa. Si possono usare funghi porcini freschi ma vanno bene anche i funghi porcini surgelati. Ieri sera ho preparato un risottino per mio fratello. Ho usato un pacco di funghi porcini surgelati che mi ha poratato mio padre. Inutile dire che era squisito!

Ingredienti per 4 persone:

350gr di riso per risotti
500gr c.a. di funghi porcini
1 cipolla piccola o 3/4 di una cipolla grande
3/4 di bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale
olio evo
1 o 2 spicchi di aglio
grana padano grattugiato
sale e pepe

Trifolare i funghi in una padella capiente con un fondo di olioevo e due spicchi di aglio. Insaporire con poco dado granulare. Nel casodi funghi surgelati, è importante ricordare che vanno cucinati ancora congelati.

Tritare la cipolla e farla imbiondire in una casseruola con l'olio evo.

Poi versare il riso e mescolare bene per farlo tostare qualche minuto.

Sfumare con il vino bianco e lasciar evaporare.

Bagnare il riso con il brodo vegetale e girare fino ad assorbimento.

A metà cottura aggiungere i funghi trifolati.

Continuare a bagnare e a girare fino a giungere a completa cottura. Aggiustare di sale e di pepe.
Spegnere e mantecare con un generosa quantità di formaggio grattuggiato e guarnire con del prezzemolo tritato.


Consiglio: per rendere speciale il risotto ai funghi cospargerlo con del tartufo tagliato a lamelle, coprire qualche minuto in modo che gli aromi si amalgamino bene e portare in tavola.

martedì 28 settembre 2010

Spezzatino con patate

Lo spezzatino con patate è un classico piatto unico che annuncia i primi freddi, quando si ha voglia di qualcosa di nutriente e di caldo.
E' un piatto che può essere preparato in anticipo e dura senza problemi. Se si desidera prepararlo in anticipo, vi consiglio di conservarlo al fresco senza le patate (che quando si raffreddano potrebbero 'impapparsi'). Potrete aggiungerle in cottura allungando il sughetto con del brodo vegetale o dell'acqua.
Quando si mangia lo spezzatino con patate è d'obbligo schiacciarle nel sughetto...
La preparazione è facile ma non rapidissima: dipende dai tempi di cottura della carne.

(Beh, vediamo se stamani sono riuscita a fare delle foto decenti...)

Ingredienti per 4 persone:

700gr c.a. dispezzatino di vitellone
un bel ciuffo di rosmarino e salvia
aglio
sale e pepe
olio evo
brodo vegetale
3/4 bicchiere di vino bianco
passata di pomodoro (qualche cucchiaiata)
olive aromatiche (a piacere)
patate (4 medie c.a.)



Pulire lo spezzatino da eventuali residui di grasso e nervetti e tagliarlo a tocchetti più piccoli.

Fare un bel trito di aglio, rosmarino e salvia (abbondante).

Fare un leggero soffritto con olio evo in una casseruola capace.

Aggiungere lo spezzatino (leggermente infarinato e scosso bene dalla farina in eccesso) e mescolare per farlo rosolare.

Lasciare evaporare l'acqua della carne. Quando il liquido è evaporato sfumare con 1/2 bicchiere di vino bianco.
Quando la carne è ben asciutta aggiungere la passata di pomodoro (qualche cucchiata).

Aggiustare di sale e di pepe.

Amalgamare bene il tutto, allungare con acqua o brodo vegetale; coprire e lasciar sobbollire.

Dopo circa 45 min lo spezzatino si presentava così

A questo punto allungare con altra acqua o brodo e aggiungere le patate tagliate a tocchetti .

Portare a termine la cottura. Se necessario aggiungere del brodo di tanto in tanto. Lo spezzatino deve risultare molto morbido: la forchetta deve entrare nella carne senza problemi.Le olive aromatiche, se piacciono, andrebbero aggiunte solo alla fine.
Et voilà!


Consiglio: sono buonissime anche le varianti dello spezzatino con i piselli o con i funghi.

lunedì 27 settembre 2010

Benvenuti nel mio soggiorno!

Oggi vi ospito nel soggiorno di casa mia. Ho cercato di renderlo accogliente senza affollare troppo l'ambiente non troppo grande. Mi piace il senso di tranquillità che mi da questa stanza. E' la mia preferita. Per scelta personale, non ho voluto mettere la televisione nel soggiorno. Ho deciso di 'relegarla' nello studio. Mi sembra che questa soluzione si adatti meglio alle abitudini della nostra famiglia.
Per l'arredamento ho mixato stili e provenienze diverse così da non rendere il tutto troppo importante e sdrammatizzare un po'....
Il caminetto ultramoderno non mi piaceva e ho cercato di 'mimetizzarlo' il più possibile. Ora sono contenta: mi piace l'effetto che rende nella stanza
Nel soggiorno ho organizzato anche la zona pranzo nella parte opposta della stanza:
Ecco un'altra inquadratura:
E un'altra:
E per finire, l'apertura verso il terrazzino (ma è controluce e non si vede niente...):
Mancano ancora alcuni quadretti, ma per il resto penso di aver finito.
Un bacione a tutte.

domenica 26 settembre 2010

Arriva mia ziaaa!!! con le.... Scopette Portafortuna

Oggi pomeriggio ho saputo che tra un mesetto verrà zia Anna... Persona simpaticissima, estroversa ed eclettica.
Vi piacerà!
L'ultima sua trovata sono le 'Scopette Portafortuna'. Un regalo carino, allegro e originale per le festività natalizie. A proposito, ci state già pensando?
Devo cercare le scopette (penso da Obi o in qualche negozio di casalinghi) e ritagli di stoffa di vario genere (anche nastri, bottoni etc..) così mi fa vedere come si preparano.... speriamo bene!
Don't worry! Vi posterò le foto dell'opera in corso con tutte le indicazioni del caso.
Allora per Natale, scopette a go-go per tutti!

Eccole qua:

Carine vero??? E queste altre?


Da mettere in bella mostra sul caminetto (chi ce l'ha...) o sulla piattaia in cucina.... O, perchè no? sulla porta di ingresso al posto della solita ghirlanda natalizia. Le Scopette 'Scacciaguai' spazzano via i pensieri e le preoccupazioni dell'anno vecchio (almeno speriamo!). Beh, quasi quasi mi viene da cantare Jingle Bells...

sabato 25 settembre 2010

Torta salata al prosciutto e funghi

Ecco una torta salata tipicamente autunnale e strabuona. Può essere gustata fredda, ma è incredibilmente buona quando è ancora tiepida.
La preparazione prevede una besciamella da preparare insieme con i funghi! Credete, è facile e veloce, ma di successo assicurato!
L'idea: si possono preparare mini porzioni da servire come antipasto...

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia
funghi (coltivati o porcini)
prosciutto cotto tagliato un po' spesso
formaggio dolce e morbido tipo Galbanino
olio evo, uno spicchio d'aglio, dado granulare
un po' di latte
farina
formaggio grattugiato

Lavare e tagliare i funghi. Trifolarli in una larga padella con olio, aglio e insaporirli mentre cuociono con un poco di dado granulare.
Quando sono cotti aggiungere un bel cucchiaio di farina e un altro cucchiaio di olio. Mescolare bene per formare un roux. Aggiungere del latte e continuare a mescolare per sciogliere i grumi e formare la besciamella. Spegnere il fuoco. Aggiungere del parmigiano grattugiato mescolare e lasciar raffreddare il composto.


Nel frattempo stendere il rotolo di pasta sfoglia su una teglia da forno e punzecchiare con una forchetta.

Ricoprire la base di pasta con le fette di prosciutto cotto. Stendere poi uno strato di fette di formaggio. A questo punto aggiungere il composto di funghi, ripiegare i bordi e comporre una grata con eventuali striscette di pasta avanzata (a me non è avanzato niente...).

Infornare secondo le indicazioni sulla confezione della pasta sfoglia (circa 200°) finchè il guscio di pasta non risulta ben dorato.

Lasciar intiepidire prima di gustare. Ecco una fetta (l'ho tagliata ancora caldissima e si è un po' scomposta, ma va beh)

venerdì 24 settembre 2010

Crostata di pere e cioccolata

La crostata di pere e cioccolata è un dolce che ricorda molto questo periodo, a cavallo tra settembre e ottobre, quando l'autunno è ormai arrivato con le sue atmosfere dorate e ancora luminose.
Un guscio di pasta frolla friabile raccoglie il morbido strato di pere ricoperte di scaglie di cioccolato....
Facilissima, velocissima e raffinata... che altro?

Ingredienti:

Per la frolla:
300gr di farina 00
150gr di burro
150gr di zucchero
3 rossi d'uovo
la buccia grattugiata di un limone biologico
1 cucchiaino di lievito per dolci

qualche amaretto
pere
cioccolato fondente

Preparare la frolla mescolando velocemente tutti gli ingredienti, avvolgere la palla di pasta in carta forno e lasciarla riposare in frigo.

La frolla può essere preparata anche il giorno prima e conservata in frigo.
Foderare una teglia con carta da forno bagnata e ben strizzata e stendervi la pasta frolla in maniera uniforme.

Tagliare le pere a fettine e disporle a scalare sulla frolla ricoprendola ben bene.
Sbriciolare gli amaretti sulle pere.
A questo punto tagliare a scaglie abbondante cioccolato fondente (o mista fondente e al latte) e ricoprire la torta.
Infornare a 180° per una quarantina di minuti circa finchè la frolla non è cotta.
Sfornare e far raffreddare prima di servire. Ho fatto poche foto... mi dispiace. Ecco la torta:

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